Cosa sono
I tagli fotografici oltre a descrivere in modo convenzionale i tipi di inquadratura implicano la scelta il dover escludere qualcosa che è presente nella scena davanti a noi. Quello che mettiamo o non mettiamo in una fotografia racconta chi siamo e definisce il nostro stile.
Inquadrare tutta la figura che vogliamo ritrarre ci permette di contestualizzarla. Possiamo vedere cosa indossa e dove si trova e questi elementi ci faranno intuire che cosa farà il quel luogo, se è una situazione di svago o formale. Inquadrature più ravvicinate ci permettono di “sentire” quello prova il soggetto. L’alternanza di queste inquadrature ci permette di realizzare un buon storytelling.
L’esclusione di qualcosa non è sbagliato, potrebbe essere errato il modo in cui lo facciamo. Quando effettuiamo delle inquadrature è importante portare attenzione a cosa andremo a tagliare, perché escludendo alcune parti potremmo far perdere forza comunicativa a una fotografia.
Per esempio, una mano tagliata nel modo errato creerà un senso di disagio all’osservatore, anche a uno meno esperto. Probabilmente non saprà dirci con precisione cosa stona nella foto ma di certo riconoscerà che c’è qualcosa di strano.
Perciò una delle prime azioni che dobbiamo fare è decidere il taglio fotografico che vogliamo adottare nel ritratto che stiamo per fare.
È una decisione che deve essere presa in un lasso di tempo molto breve, a volte, lo decidiamo inconsciamente. Ci sono però, delle piccole regole o consigli che aiutano a velocizzare il processo.
Riepilogo
Ho riassunto tutti i tagli fotografici e i diversi tipi di piani utilizzati in fotografia, confrontando tagli corretti e errati per evidenziarne le differenze, in un piccolo documento che se vuoi puoi scaricare tramite il pulsante qui sotto.